Auguri di Buon Natale e Buon Anno
Carissimi amici,
Vi giungano i più cari auguri di Buon Natale e Buon Anno Nuovo direttamente da Martin, il nostro caro presidente di Sinergia Por La Infancia e fondatore insieme a me del progetto peruviano.
Ecco la storia di Brandon, uno dei ragazzi che abbiamo accolto nel 2016 in casa-famiglia.
“Brandon ci ha conosciuti nel preventivo (=centro di accoglienza dello Stato per minori non accompagnati) dove realizziamo attività ludiche tutti i giovedì con i minori ospiti. Mentre era lì, Brandon ha avuto un’appendicite ed è stato portato in ospedale. Il Ministero degli Affari Sociali ci ha chiesto di accoglierlo nella nostra casa-famiglia. Dopo aver ricordato loro la metodologia del nostro progetto, che vuole sia il minore a dare il suo consenso e che sia poi un referente familiare ad accompagnarlo, ho descritto a Brandon la nostra casa-famiglia, le sue regole, le attività che vi si sviluppano e gli ho detto che, se avesse voluto, avrebbe potuto venire a viverci. Si è dimostrato subito molto interessato e ha chiesto di poter essere accolto nel progetto. Era arrivato al preventivo chiedendo aiuto a dei giornalisti di Lima che lo avevano incontrato mentre dormiva per strada. Lui aveva chiesto di essere portato in una casa-famiglia, invece è stato accompagnato al preventivo (struttura purtroppo per certi aspetti più simile ad un riformatorio che ad un centro di accoglienza per minori). La sua famiglia è della costa Nord del Perù. Sua madre lo ha abbandonato da piccolo e suo padre è morto già da vari anni. Da quel momento Brandon ha cominciato a vagare da uno zio all’altro, nessuno dei quali ha saputo accoglierlo con amore, mandandolo da altri parenti quando si stancava. Così, di zio in zio, è arrivato anche a Lima, per vivere con una zia, dalla cui casa se n’è andato perchè non si sentiva a suo agio, cominciando così a vivere in strada da quando aveva 10 anni. Ora ne ha 14. E’ stato successivamente in una casa-famiglia, dove non si è sentito bene ed è scappato. Poi ha vissuto di nuovo con uno zio che lo ha cacciato di casa. A quel punto ha provato a tornare nella sua terra di origine, nel Nord del Perù, ma i suoi familiari lo hanno rimandato a Lima. Di nuovo è scappato dalla casa della zia che lo ospitava ed è tornato a vivere in strada, dove appunto lo hanno incontrato i giornalisti”.
Sembra la storia di un piccolo Ulisse moderno, che vaga di casa in casa senza mai trovare un nido accogliente, ma a volte si aprono nuove possibilità…
Continua Martin: “Brandon nella nostra casa-famiglia ha rivelato il suo vero carattere: giocherellone, calmo nel parlare, amante alla follia del calcio al punto che non smetterebbe mai di giocare nel nostro campetto; calmo e dal sorriso furbo; all’inizio aveva paura del contatto fisico, ora invece cerca continuamente gli abbracci degli operatori. Ama pescare nella pozza vicino a casa, nuotare in mare e andare in bicicletta. E’ convinto di non voler tornare per strada: infatti in alcune situazioni in cui altri ragazzi glielo hanno proposto, lui non li ha seguiti”
Parole di speranza che spero Vi scaldino il cuore e Vi confermino che il nostro impegno per aiutare i ragazzi di strada continua intenso, attraverso cuore, mani ed opera di Martin e degli altri operatori peruviani.
Io visiterò il progetto dal 23 dicembre al 10 gennaio. Leggete i messaggi che scriverò su facebook e sul nostro sito internet.
Auguri di cuore da Alessandra, Martin e Sinergia tutta!