Nuovi arrivi in Casetta
Cari amici,
è sempre bello per me condividere con Voi le gioie dei nostri ragazzi peruviani. Ad ottobre sono arrivati nella nostra casa di accoglienza due nuovi ragazzi: Jayro (10 anni) e Yeri (11 anni).
Jayro arriva da uno dei distretti della parte Nord di Lima (Independencia). Lo conosciamo da tempo perché Freddy, nostro educatore di strada, da anni segue un gruppo di ragazzi di quella zona. Jayro è fratello di un ragazzo di strada più grande, che lo ha incoraggiato a venire a vivere con noi. Da circa un anno, Jayro aveva iniziato a dormire saltuariamente per strada e a fare uso di colla per stordirsi. Nel suo caso siamo già riusciti a coinvolgere la famiglia di origine, che viene a visitarlo regolarmente. E’ un bambino vivacissimo e irrequieto, che ha dato del filo da torcere al nostro Anthony, per le dinamiche di scherzi e battute che si sono instaurate tra loro. Jayro è un calciatore provetto, tanto che stiamo già pensando di iscriverlo ad una scuola-calcio, quando fra poco passerà dalla fase di “prima accoglienza” a quella del “risveglio”, che prevede appunto la possibilità di frequentare attività esterne alla nostra struttura, diventando elemento di stimolo per la crescita del ragazzo. E’ arrivato in casa di accoglienza il giorno dell’ottavo anniversario di Sinergia Por La Infancia, quale segno di buon augurio per lui e per noi.
Yeri proviene da uno degli edifici fatiscenti di Lima, di cui tante volte avete sentito parlare nelle mie lettere. Luoghi putridi, promiscui, in cui l’infanzia non ha spazio per esprimersi con dignità. Lo conosciamo fin da quando era piccolissimo, lo abbiamo aiutato qualche anno fa con l’iscrizione scolastica e l’acquisto dei libri ed uniformi del collegio, ma poi è stato necessario derivarlo a un istituto per minorenni dello Stato. La madre è sola, con altri cinque figli, e non ha mai avuto la forza di occuparsi di loro come avrebbero avuto bisogno, a causa dell’estrema povertà e dell’apatia che a volte essa genera nelle persone prostrate da tante necessità. Yeri, nei fine settimana in cui usciva dall’istituto, ha cominciatoa frequentare il gruppo di ragazzi di strada che vive nello stesso edificio e così ha iniziato anche lui ad inalare colla e a dormire qualche volta per strada. Ad un certo punto non ha più voluto tornare in istituto. Un giorno è stato preso dalla polizia durante una retata notturna e derivato ad un centro di detenzione per minorenni, da cui ci hanno chiamato per vedere se potevamo accoglierlo. Così è arrivato a Rayitos de Luz, la nostra casa di accoglienza, dove ora vive, lontano dai pericoli anche molto gravi come le reti di pedofilia in cui ha rischiato seriamente di cadere.
Siamo felici dell’ingresso di questi due nuovi “figli” nella nostra casa, mentre gli altri continuano a crescere affrontando nuove esperienze, come quella del lavoro (Kervin e Victor) o della vita indipendente (Esaù e Andrea).
Vi ringraziamo della Vostra vicinanza e Vi chiediamo di continuare a sostenere i nostri ragazzi.
Alessandra.