Il NOSTRO COORDINATORE MARTIN SI PRESENTA
Carissimi amici,
nell’augurarvi di cuore un buon inizio di anno nuovo vogliamo farvi giungere anche gli auguri e la testimonianza di Martin, fondatore e coordinatore del progetto, che con costanza e abnegazione segue i nostri ragazzi ed operatori in Perù.
“Mi chiamo Martin Milla Serna, ho 41 anni e sono celibe. Sono nel progetto da 12 anni, dal 2005, quando lo fondai insieme ad Alessandra. Mi occupo di molti aspetti del progetto: ne sono il rappresentante legale, mi occupo della coordinazione generale, di incontrare e aiutare i ragazzi in strada, di tutte le numerose necessità che si presentano ogni giorno per i ragazzi, gli operatori e l’associazione. Ho scelto di essere parte di questo progetto perchè sento un forte desiderio e una forte responsabilità di migliorare il mondo nel quale viviamo, in special modo per chi ha meno degli altri. In questi anni di condivisione, i ragazzi hanno dato senso profondo alla mia vita, tanta allegria al mio cuore, tanta pace nella sofferenza, amicizia incondizionata, piena fiducia nella vita e la possibilità di conoscere e collaborare con altre persone meravigliose che come me credono in un mondo migliore e si impegnano attivamente per crearlo.
Sono davvero innumerevoli i momenti speciali che ho vissuto coi ragazzi, l’ultimo è stato la settimana scorsa: assistere alla conversazione tra Jesùs, uno dei nostri ragazzi della casa-famiglia, e il padre di Miguel Angel, ultimo ragazzino accolto dal progetto. Jesùs sembrava un educatore esperto: con invidiabile saggezza raccomandava all’altro di non picchiare il figlio e di sforzarsi in tutti i modi di cambiare il suo carattere violento, perchè se lui, che era un ragazzino, stava riuscendo a migliorare il proprio comportamento, lui, come adulto, ci poteva sicuramente riuscire. Non so descrivere a parole la bellezza e la saggezza con cui Jesùs si è rivolto al padre di Miguel Angel, che da quando è arrivato in casa-famiglia lo ha preso come bersaglio preferito nei momenti di crisi. Eppure Jesùs ha saputo superare il possibile risentimento. Questo mi conferma quello che da sempre penso con convinzione: “Semina amore e fiorirà amore persino nel deserto e sulla nuda roccia”.
Per il nostro progetto mi auguro con tutto il cuore che riusciamo a produrre cambiamenti significativi nelle leggi e norme per i diritti dei bambini e adolescenti che vivono in situazione di emarginazione sociale, come i nostri ragazzi.
Sono fiducioso che siamo sulla buona strada per riuscirci!”