LA NOSTRA ASSISTENTE SOCIALE YAZMIN SI PRESENTA
Mi chiamo Yazmin Ivon Borjas Ramos. Sono l’assistente sociale del progetto di Sinergia Por La Infancia, a Lima, in Perù. Ho 28 anni e sono nubile. Lavoro nel progetto da quasi un anno e mezzo. Mi occupo della salute dei ragazzi, accompagnandoli dal medico, per controlli e terapie e del contatto con le famiglie, che visito regolarmente per creare spazi di riflessione e genitorialità responsabile. Con ognuno dei ragazzi porto avanti un percorso di costruzione del proprio progetto di vita e coordino con le scuole, con gli enti pubblici e privati, le attività sportive e il tempo libero. Mi incarico infine anche degli acquisti dei viveri, sia per la casa di accoglienza che per i bambini che aiutiamo nel programma di sostegno scolastico (che prevede la distribuzione di latte, zucchero e avena per la colazione). Mi piace stare coi ragazzi perché sento di accompagnarli, giorno per giorno, alla scoperta dei loro progetti guidandoli verso mete positive. I ragazzi mi hanno insegnato a vedere in modo diverso chi, come loro, sta in strada, spesso sporco, maltrattato e sottoposto a mille pericoli. Prima pensavo che i ragazzi di strada non potessero cambiare e smettere di drogarsi, ma da quando sono in questo progetto, in cui ragazzi arrivano per loro volontà personale e poi poco a poco recuperano, grazie alla pazienza e all’affetto di noi operatori e alla loro tenacia, la capacità di vivere armoniosamente insieme agli altri, penso che la perseveranza e il credere che sia possibile cambiare vita possano portare davvero i ragazzi a un cambio radicale. I ragazzi mi hanno insegnato il potere della perseveranza e della fiducia.
Il momento più bello che ho vissuto con i ragazzi è stato il giorno della festa della mamma: uno di loro è venuto ad abbracciarmi, mi ha detto che sono come la sua mamma, che sono per lui una persona importante, perché lo porto a scuola e dal medico, perché gioco con lui, anche se a volte si comporta male con me. Questo piccolo mi ha anche regalato un bel braccialetto fatto con le sue mai: mi sono emozionata tanto. Ho sentito che, anche se non sono un suo familiare di sangue, lo sono con il cuore, per l’affetto che reciprocamente ci scambiamo.
Al nostro progetto auguro per il futuro che possa essere un vivaio che prepari i ragazzi a diventare persone di successo in tutto quello che faranno, capaci anche di generare dei cambiamenti positivi là dove vivranno e agiranno.
Con riconoscenza e affetto,
Yazmin