• Aggiornamenti costanti sulle attività e gli eventi dell'associazione

LA NOSTRA PSICOLOGA SILVIA SI PRESENTA

Notizie da Lima | venerdì 29 Dicembre 2017 10:27

Mi chiamo Silvia Ruiton Tutumi e fino a novembre 2017 sono stata la psicologa del progetto. Recentemente ho dovuto rinunciare all’incarico per questioni personali legate a mio figlio. Ci tengo comunque a presentarmi e a ringraziarvi per aver sostenuto il lavoro da me svolto per tutto il 2017. Per 6 anni mi sono dedicata al benessere dei ragazzi accolti nella casa-famiglia di Sinergia Por La Infancia, disegnando percorsi di crescita individualizzati per ciascuno di essi e per le loro famiglie, mettendo a punto la metodologia del progetto con la stesura della guida metodologica, affiancando gli educatori e l’assistente sociale nel seguire i ragazzi nella quotidianità, nelle riunioni di revisione settimanale della convivenza, nel coordinamento e nella realizzazione delle visite mediche e delle terapie per i ragazzi. Mi sono anche dedicata ad organizzare incontri di gruppo su tematiche importanti (prevenzione all’alcolismo, prevenzione all’uso di droghe, abilità sociali, educazione dei figli) sia per i ragazzi che per i loro familiari: momenti ricchi di emozioni e di scambio di esperienze che hanno fatto crescere non solo loro, ma anche me. Dedicarmi ai ragazzi mi ha fatto acquisire più pazienza, più flessibilità: ora ho uno sguardo diverso sui ragazzi di strada, perchè li ho ascoltati e seguiti per tanti anni, conoscendone profondamente le storie. Continua >

LA NOSTRA ASSISTENTE SOCIALE YAZMIN SI PRESENTA

Notizie da Lima | domenica 24 Dicembre 2017 09:24

Mi chiamo Yazmin Ivon Borjas Ramos. Sono l’assistente sociale del progetto di Sinergia Por La Infancia, a Lima, in Perù. Ho 28 anni e sono nubile. Lavoro nel progetto da quasi un anno e mezzo. Mi occupo della salute dei ragazzi, accompagnandoli dal medico, per controlli e terapie e del contatto con le famiglie, che visito regolarmente per creare spazi di riflessione e genitorialità responsabile. Con ognuno dei ragazzi porto avanti un percorso di costruzione del proprio progetto di vita e coordino con le scuole, con gli enti pubblici e privati, le attività sportive e il tempo libero. Mi incarico infine anche degli acquisti dei viveri, sia per la casa di accoglienza che per i bambini che aiutiamo nel programma di sostegno scolastico (che prevede la distribuzione di latte, zucchero e avena per la colazione). Mi piace stare coi ragazzi perché sento di accompagnarli, giorno per giorno, alla scoperta dei loro progetti guidandoli verso mete positive. I ragazzi mi hanno insegnato a vedere in modo diverso chi, come loro, sta in strada, spesso sporco, maltrattato e sottoposto a mille pericoli. Prima pensavo che i ragazzi di strada non potessero cambiare e smettere di drogarsi, ma da quando sono in questo progetto, in cui ragazzi arrivano per loro volontà personale e poi poco a poco recuperano, grazie alla pazienza e all’affetto di noi operatori e alla loro tenacia, la capacità di vivere armoniosamente insieme agli altri, penso che la perseveranza e il credere che sia possibile cambiare vita possano portare davvero i ragazzi a un cambio radicale. I ragazzi mi hanno insegnato il potere della perseveranza e della fiducia.

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Natale in casetta: un nuovo arrivo

Notizie da Lima | mercoledì 20 Dicembre 2017 08:13

Natale 2017

Carissimi amici,

nel ringraziarvi per l’affetto che avete dimostrato anche quest’anno verso i nostri ragazzi di Lima (Perù) e nell’augurarvi di cuore Buon Natale, vi vogliamo raccontare la storia dell’ultimo piccolo arrivato da meno di un mese nella nostra casa-famiglia: Miguel Angel (10 anni).

Ha scombussolato la casa con la sua vivacità e iperattività. Viene da una famiglia in cui il padre lo picchia regolarmente. Questo ha provocato in lui un disturbo della personalità che gli impedisce di affrontare con serenità e a parole le relazioni quotidiane con gli altri. É abituato a ricorrere alla minaccia e all’aggressione quando qualcosa non gli va bene o si sente frustrato: nel breve tempo in cui è da noi, sono successi vari episodi in cui ha preso il coltello dalla cucina per minacciare un altro ragazzo o un operatore. Conoscendo i vissuti di molti ragazzi, comprendiamo che questi comportamenti sono frutto di tanti anni di violenza subita e di una enorme frustrazione repressa. É molto impegnativo per gli educatori gestire tali situazioni e generare poco a poco un cambiamento nei comportamenti di Miguel Angel. Ci vuole amore, flessibilità e creatività. Vogliamo credere però che sia possibile aiutarlo, così come siamo riusciti ad aiutare anche altri ragazzi con vissuti difficili che non trovavano ospitalità in nessuna struttura proprio per la loro storia travagliata. Continua >

Il NOSTRO EDUCATORE EDILBERTO SI PRESENTA

Notizie da Lima | venerdì 15 Dicembre 2017 07:29

Mi chiamo Edilberto Albitrez Suparo. Sono uno dei tre educatori che accompagnano quotidianamente (giorno e notte) i ragazzi che vivono nella casa-famiglia Rayitos de Luz. Ho 56 anni e sono sposato da 27. Ho due bravi figlioli di 23 e 24 anni, entrambi studenti e lavoratori. Sono nel progetto da oltre 10 anni! Nella casa seguo i ragazzi in ogni momento della vita quotidiana, da quando si alzano a quando vanno a dormire: nelle attività di pulizia della casa, nei pasti, nel gioco, nello studio. Soprattutto però li accompagno come un padre in ogni momento della giornata, cercando di rendere ogni situazione che vivono uno stimolo per rafforzare la loro motivazione al cambio di vita: sostengo le loro passioni, condivido i momenti difficili, armonizzo i litigi. Quando arriva un nuovo ragazzo, lo aiuto ad inserirsi nel gruppo e nella casa, mi occupo di fornirgli vestiti e materiali per l’igiene personale, seguendolo all’inizio anche nel recuperare le abitudini più semplici come quella di lavarsi.

Ho deciso di dedicarmi all’infanzia più povera ed emarginata, come i ragazzi di strada di Sinergia Por La Infancia, appena finita l’Università di Psicologia, perchè sentivo che si trattava di una fascia della popolazione con cui pochi volevano coinvolgersi, perchè nessuno ti prepara e perchè ci sono pochi soldi da investire in questi settori marginali della popolazione peruviana. Invece io mi sentivo bene nel contatto con i ragazzi in strada, mi divertivo con loro, riuscivo a stabilire con loro rapporti di amicizia che li portavano ad ascoltare i miei suggerimenti e mi permettevano davvero di aiutarli a scegliere strade nuove. Ancora oggi mi dedico ai bambini e ragazzi di strada perchè mi piace, mi dà soddisfazione. Molti ragazzi che sono già autonomi, dopo essere stati nel nostro progetto, sono rimasti in contatto con me : molti hanno già famiglia, lavorano e stanno molto bene. I ragazzi mi hanno insegnato molto con il loro particolare stile di vita. Ho capito che hanno moltissimi talenti per riuscire a sopravvivere in strada e che, se noi li aiutiamo a indirizzarli verso nuovi obiettivi, possono raggiungere mete incredibili. Mi piace passare le giornate con loro perchè instauriamo un tipo di comunicazione che per loro risulta “terapeutica”, perchè parlo molto con loro, li ascolto, ne accolgo le emozioni e li aiuto a gestirle ritrovando l’equilibrio interiore nei momenti di crisi. Ricordo in particolare un momento speciale in cui uno dei ragazzi e sua madre, che veniva poco a visitarlo in casa-famiglia e spesso solo per sgridarlo, riuscirono grazie alla mia guida a riavvicinarsi, chiedendosi reciprocamente scusa e abbracciandosi. Restò in me la sensazione di aver contribuito in qualche modo a migliorare le loro vite. Per il futuro del progetto mi auguro che possiamo estenderne il lavoro a livello comunitario e che riusciamo a potenziare le azioni di contrasto alla violenza sui minori, la causa principale, secondo me, dell’esistenza dei bambini e ragazzi di strada.

Con amicizia e gratitudine,

Edilberto

LA NOSTRA CUOCA ROSA SI PRESENTA

Notizie da Lima | domenica 10 Dicembre 2017 03:40

Mi chiamo Rosa Margarita Oropeza. Sono la cuoca dei ragazzi della casa-famiglia Rayitos de Luz, a Lima, in Perù. Ho 53 anni, sono sposata e ho due figli. Lavoro per Sinergia Por La Infancia da 6 anni. Mi piace molto cucinare. Adoro quando i ragazzi mi ricevono sulla porta d’ingresso con un abbraccio o addirittura mi saltano al collo stringendomi forte. Amo le visite dei ragazzi che sono stati negli anni scorsi nella casa, mi piace che mi raccontino come vanno le loro vite e vederli crescere e fare progressi. Da quando sono qui, ho ricevuto tanto dai ragazzi, soprattutto affetto di figli e abbracci. Mi hanno anche insegnato a migliorare il mio carattere e a trattare meglio il mio nipotino. I momenti più belli sono quelli in cui i ragazzi vogliono aiutarmi a cucinare e quelli in cui mi dicono che “gli sono mancata” durante le mie assenze per malattia. Belle anche le volte in cui chiamano i ragazzi, ex-residenti della casa-famiglia, e chiedono di parlare anche con me, per sapere come sto. Per il futuro del nostro progetto mi auguro ci possano essere più ragazzi a godere della casa-famiglia e più spazi verdi per tutti loro!

Con affetto e riconoscenza,

Rosa