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Natale a Lima! Nel nostro progetto!

Notizie da Lima | lunedì 26 Dicembre 2016 15:37

dscn4707In semplicitá ed essenzialità.

Romel: un ragazzo maggiorenne che abbiamo aiutato per infezione da elicobattero e che da lí ha iniziato un cammino di rinascita.

Yovana: figlia della strada che abbiamo aiutato con le medicine del padre e che mi ha fatto celebrare il Natale in essenzialità.

Romel (25 anni) ha vissuto nella nostra casa-famiglia per circa un mese. Ha chiesto ospitalitá per poter curarsi bene dell’elicobattero, perché in strada non ci riusciva. L’abbiamo accolto in una delle camere del secondo piano dove anche io sto dormendo, pensate proprio per ospitare chi come lui si trova in situazione di emergenza pur non essendo in etá per viverci. Da circa venti giorni vive in una stanza in affitto nel primo centro abitato vicino alla nostra casetta, che continua a frequentare come punto di appoggio sia affettivo che pratico. Per esempio la nostra assistente sociale lo sta aiutando a rifarsi la carta d’identitá per poi cercare un lavoro piú formale del cantante ambulante sugli autobus che ha fatto finora. Gli abbiamo giá trovato un posto in un vivaio della zona. Mancano i documenti. Ho passato il Natale con lui e Martin e ho avuto occasione di conoscerlo meglio. Continua >

Auguri di Buon Natale e Buon Anno

Notizie da Lima | martedì 20 Dicembre 2016 10:30

0001Carissimi amici,
Vi giungano i più cari auguri di Buon Natale e Buon Anno Nuovo direttamente da Martin, il nostro caro presidente di Sinergia Por La Infancia e fondatore insieme a me del progetto peruviano.
Ecco la storia di Brandon, uno dei ragazzi che abbiamo accolto nel 2016 in casa-famiglia.
“Brandon ci ha conosciuti nel preventivo (=centro di accoglienza dello Stato per minori non accompagnati) dove realizziamo attività ludiche tutti i giovedì con i minori ospiti. Mentre era lì, Brandon ha avuto un’appendicite ed è stato portato in ospedale. Il Ministero degli Affari Sociali ci ha chiesto di accoglierlo nella nostra casa-famiglia. Dopo aver ricordato loro la metodologia del nostro progetto, che vuole sia il minore a dare il suo consenso e che sia poi un referente familiare ad accompagnarlo, ho descritto a Brandon la nostra casa-famiglia, le sue regole, le attività che vi si sviluppano e gli ho detto che, se avesse voluto, avrebbe potuto venire a viverci. Si è dimostrato subito molto interessato e ha chiesto di poter essere accolto nel progetto. Era arrivato al preventivo chiedendo aiuto a dei giornalisti di Lima che lo avevano incontrato mentre dormiva per strada. Lui aveva chiesto di essere portato in una casa-famiglia, invece è stato accompagnato al preventivo (struttura purtroppo per certi aspetti più simile ad un riformatorio che ad un centro di accoglienza per minori). Continua >