Due storie per una Buona Pasqua
Pasqua 2016
Carissimi amici,
Misael (12) e Joel (19), due ragazzi con storie simili, provenienti dalla stessa città ad 8 ore da Lima (Jauja). Il primo arrivato nella nostra casa-famiglia da 3 settimane. Il secondo da noi incontrato in strada nel 2005 e aiutato a tornare nella sua città natale e a recuperare famiglia, studio e interessi. L’augurio di resurrezione che facciamo a Misael è quello di poter seguire un cammino di rinascita simile a quello di Joel.
Misael, il cui nome significa “Chi è come Dio?”, è arrivato nella capitale a dicembre 2015, all’inizio delle vacanze estive, per lavorare con i suoi amici e risparmiare i soldi per andare a scuola a marzo. Molti ragazzi delle città di provincia fanno lo stesso. I suoi genitori sono venditori ambulanti nei mercati di Jauja e sono assenti tutto il giorno da casa. Misael si arrangia da solo in tutto e ne sente la mancanza, insieme ai suoi 5 fratelli. Aveva già cominciato a lavorare e fermarsi a dormire in strada nella sua città natale. A Lima ha cominciato anche a drogarsi. Ha conosciuto la nostra casa-famiglia tramite Luis, un altro ragazzo che vive con noi e che gli ha parlato bene del progetto. Ora è venuto a viverci anche lui. Per il momento non ha voluto che contattassimo i genitori, ma è probabile che poi chiederà di farlo. Quando succederà, i nostri operatori cercheranno di conoscere a fondo la situazione familiare e di tentare un reinserimento di Misael, accompagnando la famiglia ad attuare i cambiamenti necessari perché il figlio smetta di andare per strada e si concentri su studio e interessi più sani. Per il momento vive sereno con noi, dedicandosi alla raccolta dei ravanelli del nostro orto e al calcio (vedi foto).
Ė successo così anche per Joel. Nel 2005 lo riaccompagnammo più volte a Jauja dalla sua famiglia, quando veniva a lavorare a Lima e poi si perdeva nella droga. Ora è completamente reinserito nella società, con sogni e passioni positivi. Vive con i genitori, ha terminato nel 2013 gli studi secondari e ad aprile di quest’anno si diplomerà come infermiere (vedi foto). Ha molti amici e una ragazza, lavora come barcaiolo per turisti e gioca con grande passione al calcio. Con queste parole ha recentemente espresso la sua gratitudine per il progetto: “Mi avete aiutato quando ne avevo più bisogno. Grazie. Stare per strada è così triste, senza la famiglia. Cosa ne sarebbe stato della mia vita senza di voi?”.
Possiamo davvero, Voi e Noi, essere per tanti ragazzi di strada una speranza reale di vita migliore.
Che questa Pasqua ci permetta di celebrare la Luce che c’è in ognuno di noi e ci sproni ad essere Luce per altre vite. BUONA PASQUA!
Alessandra e Sinergia tutta