Aiuto ai ragazzi peruviani in carcere
Cari amici, con il proposito di rendervi sempre più partecipi delle varie attività del progetto peruviano, vorrei raccontarvi dell’aiuto concreto e del sostegno psicologico che portiamo ai ragazzi di strada che, ormai maggiorenni, sono finiti nelle carceri di Lima. Martin, coordinatore ed educatore di strada del progetto, visita circa una volta ogni mese e mezzo i ragazzi che ha conosciuto quando erano piccoli in strada e che poi sono finiti in carcere per furto. L’obiettivo delle visite è quello di portare loro conforto, in spirito di amicizia, perché molti di loro sono completamente soli e non ricevono visite familiari, mentre hanno così tanto bisogno di qualcuno con cui condividere la loro pena, e portare un minimo di aiuto materiale per i beni di prima necessità, come coperte o prodotti per l’igiene personale. Spesso i ragazzi lo chiamano dal carcere anche sul cellulare per parlare un attimo o per affidargli qualche piccola commissione, come avvisare i familiari di qualche incarico. A volte i ragazzi chiedono a Martin di acquistare per pochi soldi i prodotti di piccolo artigianato che riescono a realizzare: braccialetti, soprammobili in carta riciclata, borsette fatte ad uncinetto. Con il suo cuore grande, di solito Martin li prende per regalarli ad amici e conoscenti e poi utilizzare il ricavato per le loro necessità.